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Giovani menti: esperienze di partecipazione e cittadinanza attiva. Printable Version PRINTABLE VERSION
by Tommaso Panajoli e Ivan Gidiuli, Jun 19, 2007
Media , Global Citizenship   Opinions

  

Giovani menti: esperienze di partecipazione e cittadinanza attiva. Come si è visto i contenuti conclusivi sono ampi e ci si può trovare spaesati se si voglia tentare di darne un giudizio unico, ma se vogliamo provare a cambiare qualcosa, siamo tenuti quantomeno a ragionare seriamente ed in prima persona su questi temi.

Cittadinanza e società: impegnarsi in prima persona per promuovere il cambiamento.

Studenti o professori, operatori sociali o giovani attivi, sociologi o semplici interessati: per tutti il tema è l’impegno in prima persona per promuovere il cambiamento. Il metodo usato è prettamente didattico, infatti, ognuno scrive su un cartoncino tre parole chiave sul tema, i cartoncini vengono attaccati in un grande pannello e il dibattito nasce e cresce – con le dovute mediazioni dei prof. Yuri Kazepov e Stefano Laffi – in un susseguirsi tumultuoso di interventi. Si è parlato, tra tutti i sessanta presenti organizzati in tre gruppi, di passione e di volontà. Ci si è chiesti perché ci s’impegni e cosa siano le responsabilità, la consapevolezza e il sacrificio. A questi temi sono state collegate le seguenti domande: che cosa genera e sostiene l’impegno in prima persona dei giovani? Dove si forma l’impegno in prima persona? Quale ruolo per le istituzioni? Con questi quesiti si è aperto il lavoro a gruppi in un dibattito intenso e travolgente, ma soprattutto produttivo. Attraverso la duplice via della critica e delle proposte si sono sviscerati in profondità i fattori individuali e collettivi che facilitano (o ostacolano) l’impegno giovanile. E’ emersa la necessità del confronto tra il contesto familiare, educativo e sociale; si è deciso di modificare le regole, ma solo facendo convergere interesse e aiuto, gioventù e istituzioni. Un Erasmus allargato e la creazione di una legge nazionale e regionale sulle politiche giovanili, sono state le proposte più gettonate e analizzate unitamente al tema dell’inclusione dei soggetti più disagiati e del ricambio generazionale. Materiale altamente qualificato.


Cittadinanza ed espressione di sé: protagonisti del proprio sviluppo attraverso l’espressione del proprio talento.

Quest’ultima esperienza operativa, sicuramente non per importanza, ma per dovere di cronaca, si pone il fine di far emergere come, perché e dove possa affermarsi l’espressione di se. Il lavoro si è svolto sia su una base individuale sia su una collettiva e coadiuvando i due aspetti e interagendo tra le singole personalità, grazie alla magistrale moderazione di Walter Sancassiani e di Elena Frascaroli, il dibattito è decollato. Da questo sono emerse idee molto valide che tagliano trasversalmente l’argomento “volontà di partecipazione” ponendo attenzione agli spazi dedicati alle modalità attraverso cui esprimersi, cosa lo facilita e cosa lo ostacola, ed infine come si riesce ad esprimere se stessi nell’espressione di una vita attiva. I ragazzi suddivisi in gruppi, hanno ragionato sulla domanda: “Cosa motiva la partecipazione attiva nella politica, nella scuola e nella società?”. Gli ingranaggi sono ben lubrificati, le idee circolano a velocità elevata tra i binari guida tracciati dai moderatori, i problemi vengono risolti civilmente attraverso il confronto, base fondamentale di una democrazia responsabile e matura, che trova nella consapevolezza giovanile nuova linfa vitale, lasciando aperta la porta della speranza verso il cambiamento e il ricambio generazionale. La domanda finale è stata “come si concilia l’espressione di sé con la partecipazione attiva?”. Sensibilizzarsi ed attivarsi è alla base dell’affermarsi e dell’esserci anche per gli altri.
Per concludere, l’ascolto delle tematiche più care ai partecipanti, l’impegno profuso e il grande coinvolgimento, ci hanno fatto capire che il ricambio generazionale non dovrà avvenire domani, ma oggi. I “Giovani” considerati una categoria chiusa, usata come propaganda nelle campagne pubblicitarie con fini elettorali, perdono, se visti in queste tinte, le loro peculiarità di relativismo e soggettività, scadendo nella banalizzazione. Cominciamo a crescere, adulti, e apriamo gli occhi rendendoci conto che il futuro, se solo si volesse, potrebbe essere già qui e ora. Ero? Sarò? Sono.


Per le interviste e parte del materiale informativo abbiamo utilizzato:
Daily Meeting - diario d’informazione del III Meeting sulle Politiche Giovanili, a cui ha collaborato la redazione del Gazzettino di Fano;
www.europocket.tv.





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