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Le principali difficoltà che affronta un immigrato appena arrivato ad un nuovo paese sono legate alla burocrazia e alla logistica: lavoro, permesso di soggiorno, casa, scuola per i bambini. Una volta superati questi ostacoli, però, c’è una questione da considerare: l’integrazione. Questo è un problema a lungo termine che non si risolve con misure una tantum. L’associazione vicentina APRIRSi (Associazione Per le Reti Italiane di Reciproci Scambi di saperi) fa fronte a questo bisogno in un modo particolare: attraverso una rete relazionale radicata che poggia le sue basi sulla fiducia reciproca.
L’associazione si è liberamente ispirata al modello degli scambi reciproci di saperi intellettuali, manuali, artistici dell’esperienza elaborata dagli educatori francesi Claire e Marc Héber-Suffrin, che la sperimentano nella scuola e nei quartieri parigini dagli anni settanta. Da quelle attività è nato il MIRERS (Mouvement International des Résereaux d’Echanges Réciproques des Savoirs) con sede a Evry, Parigi, con reti che si diffondono nel mondo intero.
L’associazione APRIRSi si è formata come onlus nel 2001, dopo un anno di varie esperienze di scambi tra alcune persone del Vicentino. Ha organizzato alcune iniziative locali: scambi tra alunni, insegnanti e genitori delle scuole di Longare, Sarmego, Camisano ed altri comuni. Il principio è che ciascuno di noi ha dei saperi e li può trasmettere a chi è interessato. Possiamo tutti imparare ed insegnare, ciascuno è offerente e richiedente. Non ci sono piccoli o grandi saperi ed è escluso ogni rapporto monetario. Gli scambi avvengono all’interno di gruppi che si organizzano autonomamente, e possono realizzarsi in coppia o in più persone. Qualcuno si offre ad insegnare a rammendare calzini e chiede di imparare un po’ di informatica, ad esempio. I partecipanti costruiscono assieme il metodo da mettere in pratica, così lo scambio colma le loro aspettative. In questo modo si sviluppano relazioni interpersonali significative tra individui in forma di “rete sociale”, elemento di particolare importanza nelle situazioni di isolamento e di esclusione.
A lavori iniziati è apparso chiaro che il paesaggio umano era più complesso del previsto: i paesi del Vicentino stanno diventando multietnici, come tanti altri. La varietà delle richieste e delle offerte si è quindi moltiplicata. Feste, laboratori espressivi e creativi, assaggi di cucina da altre latitudini, incontri, corsi di italiano per stranieri, doposcuola multietnico sperimentale, giochi.... Sono tante le azioni intraprese. E’ nato mondoaperto, una prima memoria in CD che presenta in forma sistemica e complessa alcuni aspetti delle esperienze di scambio tra italiani ed immigrati. Questo progetto vuole anche segnalare un percorso iniziale che contribuisca alla graduale costituzione di un codice di comunicazione, riconosciuto e condiviso da italiani e immigrati. A gennaio scorso si è concluso il progetto scambilandia, anche questo sarà “raccontato” in un CD ed in altro materiale cartaceo.
Per il futuro prossimo, oltre alla continuazione degli scambi, c’è in cantiere un progetto di narrazione di fiabe e tradizioni di diverse culture. APRIRSi continuerà a promuovere la nascita di reti locali ed a sostenerle nel loro sviluppo, attraverso la formazione dei partecipanti e la condivisione di materiale di informazione e di studio. Per avere ulteriori informazioni si può visitare il sito www.aprirsi.org.
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Writer Profile
Mariela De Marchi Moyano
I am bolivian and live in Italy since 2000. I work as a translator but also as a journalist, mostly for literary magazines and radios. I love making interviews. I am looking for projects to work in. My favorite topics are immigration, culture, internet.
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